Con il sole già sorto da qualche ora, ci rimettiamo in viaggio verso Sud-Ovest, penetrando sempre di più in Arizona. Usciti dalla riserva Navajo e percorrendo un tratto di “old route 66” (che in realtà non è proprio quella vera, ma l’autostrada costruita in parte sopra di essa) arriviamo alla Petrified Forest.
Con la nostra voiture percorriamo questo tratto di strada di poco meno di 30 miglia la quale nasconde un paesaggio unico al mondo: oltre alle colline del colore dell’arcobaleno del “painted desert”, questo Parco contiene i resti di alberi del Giurassico in cui si è infiltrato del Silicio rendendoli dei veri e propri ALBERI IMBALSAMATI.
È favoloso vedere la corteccia marrone diventata roccia, le venature e i cerchi del tronco come quarzo. Mai visto nulla del genere, giganteschi alberi distesi a terra duri come roccia e con i colori che ricordano i vari cristalli.
In particolare, un piccolo trail porta dopo una ripida discesa in un paesaggio lunare, colline bianche e viola con questi tronchi sparsi qua e là come fossero rocce di un altro pianeta… semplicemente fantastico!!!
Dopo aver visitato la foresta pietrificata, ci dirigiamo sempre più a sud, in direzione di Alpine…
Alpine è un ridente paesotto sito ne bel mezzo delle White Moutains, ad un passo dal confine con il New Mexico, meta preferita dei vacanzieri in cerca di pace, verde, montagna e dei sciatori in inverno.
Perché ci siamo diretti qui? Semplice… qui è dove lavora Sissi!!! Ne approfittiamo per andare a trovarla qualche giorno prima che lei si unisca al gruppo per vivere insieme gli ultimi giorni di vacanza.
La strada sale sale sale e ancora sale, portandoci a più di 8000 piedi di altitudine, la temperatura è assai gradevole e…come per magia il deserto scompare dietro di noi lasciando spazio a delle bellissime montagne verdi ricche di conifere. Il verde domina il panorama, sembra di essere quasi in Svizzera anche se in realtà ci troviamo in uno degli stati più aridi d’America…
Ecco Sissi con la sua 4×4 venirci incontro, ci porta nel quartier generale dell’ufficio caccia e pesca e ci offre un alloggio in una roulotte. Facciamo la conoscenza, oltre delle zanzare locali, di altri volontari come lei nella taverna locale: Julie la francese giramondo, Kim l’americana impazzita, Jason il newyorkese simpatico e due vigili del fuoco locali.
Con l’ululato di coyote ci addentriamo nuovamente in mezzo alla natura per appisolarci e recuperare il sonno perso prima di ricominciare a scorrazzare per l’America 😀
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