Dopo una dormita fredda e difficile, ci inoltriamo nuovamente nel parco, questa volta dall’entrata nord direttamente dal Montana, con un cielo azzurro stimolante.
Prima tappa: Mammoth Hot Springs. Niente a che vedere con fossili di elefanti preistorici, bensì cascate di acqua sulfurea che col tempo hanno formato delle vere e proprie “terrazze” di riolite e calcare. Peccato che la visuale per i visitatori non rende giustizia a queste magnifiche sculture della natura, che comunque rimangono qualcosa di spettacolare.
Il viaggio prosegue di buon mattino verso est: la nostra precedenza è trovare un posto nei campeggi “chi primo arriva primo alloggia”…essendo gratuiti (nota di Marco: in realtà in un secondo tempo abbiamo scoperto che bisognava pagare qualcosa, ma ormai eravamo a molte miglia di distanza… ops!) è molto difficile trovarne uno, ma la nostra fortuna è assai sfacciata in questi giorni, ed ecco montata la tenda!!!
Decidiamo di tornare sui nostri passi per dare un’occhiata migliore a ciò che ci eravamo lasciati alle spalle ed ecco presentarsi niente di meno che una vista fantastica su uno dei tanti fiumi del parco e, poco più in là, un nido di “osprey”, il nostro falco, con tanto di 3 “osprini”…i piccoli sono tenerissimi ed è meraviglioso vedere come la mamma i preoccupa di provvedere al cibo.
Dopo questo incontro, spostandoci sempre più a sud, la nostra attenzione è catturata da un orso bruno di medie dimensioni che si aggira a circa… 5 metri dalla strada!!! Marco è subito corso a scattare delle foto bellissime che ci ricorderanno l’incontro “ravvicinato”!
Contentissimi, ci spostiamo ancora imbattendoci in una mamma orso con due piccoli orsacchiotti, peccato che essi non si vedano da vicino come l’altro, ma è lo stesso qualcosa di affascinante così come cercare di raggirare il Ranger che cerca a tutti i costi di non farti fermare… ma noi siamo più furbi di lui…!!!
Il viaggio prosegue finché non raggiungiamo la “canyon area”. Il nome è abbastanza loquace, ed ecco aprirsi davanti a noi un canyon strepitoso: il color giallo-arancione risalta nel cielo azzurro e il rumore delle cascate riecheggia lungo i chilometri di roccia scavati per secoli. Il paesaggio è unico…pur avendo viaggiato tanto in vita mia, non ho mai avuto la possibilità di vedere qualcosa del genere!
Con negli occhi ancora le immagini uniche e meravigliose di questo spettacolo della natura, decidiamo di andare ancora una volta nella zona dei geyser per vedere se riusciamo a gustarci qualche esplosione in più di ieri. La fortuna vuole che uno dei più suggestivi, il geyser “Riverside”, debba eruttare nel giro di 20/30 minuti al massimo, e allora ci dirigiamo a passo sostenuto lungo i 2 chilometri che ci separano da questo bellissimo geyser che dà direttamente sul fiume… Lo spettaccolo, inutile a dirsi, è mozzafiato!!!!
Prima di dirigerci verso il campeggio, facciamo ancora in tempo a vedere l’Old Faithful eruttare al tramonto con una luce violacea da sfondo.
Sulla via del ritorno, nello stesso punto di ieri, ci godiamo un altro fantastico tramonto…
Srotolato il materassino e il sacco a pelo, mi lascio andare ad un sonno meritato e felice…oggi è stata una giornata davvero indimenticabile, non vedo l’ora di domani!
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